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Quale idea migliore, per esplorare le Langhe, di seguire un avvincente itinerario fra le rocche medievali che le punteggiano con il loro fascino fiabesco e irresistibile? Uno dei percorsi più suggestivi nella zona di Alba – capitale culturale ed economica delle Langhe – è infatti quello che ci porta a scoprire i bellissimi castelli di cui questa regione è ricca. Nel frattempo, poi, mentre facciamo il pieno di bellezza e di cultura visitando questi antichi manieri, perché non approfittarne per scoprire i sapori tipici della zona e le sue perle enogastronomiche? Il Ristorante La Crota si trova proprio nel cuore pulsante di questo territorio, rinomato in tutto il mondo per i suoi tesori culinari (fra cui la pasta fatta in casa, preparata con funghi e tartufo) e vini sopraffini come Barolo, Dolcetto e Barbaresco; nelle Langhe, sarà impossibile non lasciarti incantare dal patrimonio enogastronomico e culturale locale, che si schiuderà davanti a te come uno scrigno prezioso. Ti aspettiamo per farti conoscere il meglio della cucina langarola e consigliarti altri splendidi itinerari da percorrere nei dintorni. Nel frattempo, ecco alcune idee per un soggiorno indimenticabile nelle Langhe: alcuni dei più bei castelli da visitare vicino al Ristorante La Crota.
Vicinissimo alla Crota e raggiungibile a piedi in meno di dieci minuti, il castello di Roddi fu costruito attorno all’anno Mille e fortificato tra la fine del ‘300 e l’inizio del ‘400 ad opera della famiglia Falletti, antico casato piemontese di origine francese. Questo maniero fu, in seguito, di proprietà di Gaio Francesco della Mirandola, nipote del celebre umanista e filosofo Pico della Mirandola.
Nella seconda metà del ‘600 passò sotto il dominio dei conti Chiesa e nel 1815 vi fu stabilita, in seguito al Congresso di Vienna, la residenza dei Savoia; in seguito la roccaforte divenne proprietà dello Stato italiano. È formata da un corpo centrale di 3 piani e da due torri cilindriche differenti tra loro: una, alta e sottile; l’altra, più bassa e massiccia. Al suo interno, si possono ammirare preziose decorazioni e soffitti a cassettoni, più le cucine risalenti al Cinquecento; il castello è ora sede di una scuola di cucina didattica in procinto di divenire la Scuola Internazionale di Cucina del Tartufo Bianco d’Alba. Vi si possono effettuare visite guidate da maggio a metà novembre.
A pochi chilometri da Roddi, spostandosi verso nordest in direzione Asti, c’è un’altra perla da visitare: il Castello Reale di Govone, che rientra nel novero dei beni dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Sorto anch’esso in epoca medievale e poi fortificato nel tardo XVII sec. dai Conti Solaro, questo maniero fu dimora del filosofo, scrittore e musicista Jean Jacques Rousseau, verso la metà del Settecento. In seguito ospitò la famiglia Savoia e poi entrò nel dominio di Napoleone Bonaparte; è stato restaurato all’inizio dell’’800 ed è ora teatro di eventi, concerti ed esposizioni d’arte; ospita inoltre la Biblioteca Popolare di Govone.
Si distingue per un maestoso scalone d’onore a due rampe, impreziosito da bassorilievi e telamoni provenienti dai giardini di Venaria Reale; al suo interno, interessante osservare, fra le altre cose, le tappezzerie cinesi e le carte di provenienza orientale che rivestono le stanze della principessa. Si può visitare all’interno da aprile ad ottobre e durante le festività natalizie, mentre i giardini antistanti sono aperti al pubblico tutto l’anno.
Altra roccaforte da non perdere è quella di Serralunga d’Alba, un paese a circa venti chilometri sud di Roddi, vicinissimo al borgo di Barolo. Provvisto di una imponente torre difensiva a base quadrata, o dongione, il castello di Serralunga, edificato attorno al Millecento, era sede dell’autorità militare dell’epoca e divenne in seguito un’importante residenza nobiliare. A metà del XIV sec., nel passaggio dal dominio della famiglia Saluzzo alla famiglia Falletti, venne completamente ricostruito; in seguito, non subì significative modifiche, tanto che ad oggi la rocca appare ai nostri occhi allo stesso modo in cui si presentava a metà Trecento. Dal 1949 è di proprietà statale e da allora è stata oculatamente restaurata, in maniera da conservarne il fascino originale.
La sua struttura è caratterizzata da una forma allungata, con ampi saloni interni e una cappella abbellita con affreschi circa un secolo dopo la ricostruzione; alcuni dei soffitti di legno e dei comignoli che vi si possono ammirare sono ancora quelli dell’epoca. È visitabile all’interno da metà marzo a inizio dicembre, ma durante tutto l’anno si può ammirare dal colle su cui è arroccata una vista mozzafiato sul paesaggio langarolo.
Uno dei simboli delle Langhe, il castello di Grinzane Cavour è famoso per la sua imponenza e per la Sala delle Maschere, ora sala polivalente, sovrastata da pregevoli soffitti lignei risalenti a metà ‘500 e realizzata per volere del consigliere di Emanuele Filiberto di Savoia. Camillo Benso di Cavour – sindaco di Grinzane dal 1832 al 1849 – fece di questa roccaforte un fiorente centro di produzione dei grandi vini delle Langhe, tant’è che oggi ospita la sede dell’Enoteca Regionale Cavour, oltre che un Museo Etnografico sulla civiltà contadina.
Non vi sono notizie certe sull’epoca della sua edificazione, ma è probabile che il primo nucleo della rocca e la sua torre risalgano al XIII sec. e che vi siano state successive costruzioni. In quel periodo, il castello apparteneva al marchesato di Busca, poi divenne dominio di altre famiglie di cui non esistono notizie precise; nell’Ottocento fu dimora di Cavour e in seguito divenne proprietà dello Stato Italiano. Dal 2014 rientra nel Patrimonio UNESCO e vi si possono effettuare visite guidate da marzo a dicembre.
Il Castello Comunale Falletti di Barolo fu costruito prima del Mille, all’epoca in cui le Langhe erano in balia dei Saraceni; allora, suo proprietario era un feudatario locale impegnato nella difesa del territorio. Nel Duecento il castello passò al comune di Alba e nel 1250 ai Falletti, una famiglia di banchieri di origine albese che restò ivi insediata vino alla seconda metà dell’’800 e che operò ristrutturazioni e ampliamenti alla sua struttura. Nel ‘500 le Langhe furono depredate da numerosi saccheggi che portarono al deterioramento del maniero, che fu poi ricostruito con importanti modifiche da Giacomo e Manfredo Falletti.
Nel 1970 fu acquistato dal comune di Barolo, che lo restaurò e vi istituì l’Enoteca Comunale, poi divenuta Regionale, nonché la Scuola Professionale Alberghiera. Dal 2010, il maniero è sede del WiMu, il Museo del Vino (aperto tutto l’anno), con protagonista, ovviamente, il Barolo, simbolo della cultura locale.
Altri castelli da visitare nelle Langhe, infine, sono quello di Benevello, circa venti chilometri a est di Alba, quello di Mango, sede dell’Enoteca Regionale del Moscato e quello di Magliano Alfieri, in direzione Asti. Per altri luoghi da visitare ti invitiamo a leggere il seguente articolo: Cosa vedere nelle Langhe in 3 giorni.
Se ti è piaciuto questo tour virtuale fra i più bei castelli della zona e hai voglia di venire a percorrere in prima persona questo itinerario, La Crota è il posto ideale dove fermarti per soggiornare durante il tuo viaggio nelle Langhe: il nostro ristorante con camere ti aspetta per farti vivere un’esperienza indimenticabile fra le delizie e le bellezze di Alba e dintorni. Per qualsiasi informazione e per prenotare la tua vacanza da sogno, chiamaci allo 0173/615187, al 335/5487280 oppure scrivi ad info@ristorantelacrotalanghe.com. Il nostro staff saprà suggerirti tanti altri magnifici percorsi lungo i quali innamorarsi delle Langhe.
Domenica sera e Lunedì: chiuso.
Mar – Dom
12:00-14:00
Mar – Sab
19:00-21:00
Obbligo di prenotazione telefonica, durante la settimana ogni sera solo su prenotazione minimo 10 persone