Articoli recenti
- Scopri la vera cucina tipica Piemontese nel cuore delle Langhe15 Ottobre 2020
- Weekend nelle Langhe15 Settembre 2020
- Dove mangiare il tartufo ad Alba7 Agosto 2020
- Scopri la vera cucina tipica Piemontese nel cuore delle Langhe
La Crota di Roddi è un ristorante situato ad Alba, esattamente nel vicino e caratteristico borgo di Roddi proprio nel cuore delle Langhe, dove è possibile mangiare bene e trovare il miglior rapporto qualità prezzo di tutta la zona. Il ristorante nasce nel lontano 1983, vantando ben 35 anni di storia, e deve il suo nome alla “crota”, appunto, la “cantina” in dialetto piemontese.
Facilmente raggiungibile in macchina da Milano, Genova e Torino, La Crota è il punto di partenza ideale per avventurarsi nelle Langhe e degustare le migliori specialità piemontesi. È distante solo 15 minuti in bicicletta dalla stazione ferroviaria di Alba, seguendo un bel percorso lungo il fiume. È disponibile anche un servizio navetta per chi si ferma a dormire e un posteggio riservato per chi viene in auto.
Il ristorante è spazioso, tranquillo e accogliente, ed è collocato nel meraviglioso centro storico del borgo di Roddi. Propone una cucina che rivisita in maniera innovativa i piatti tipici delle Langhe e del Piemonte. La Crota è un perfetto esempio di incontro tra tradizione e modernità, con una cucina in continua evoluzione. Infatti, la carta cambia molto frequentemente: uno dei punti fermi del ristorante è la freschezza delle materie prime, che vengono trattate in modo da esaltare i sapori, senza coprire le sfumature di gusto.
Grazie alla sofisticata enoteca interna potrai scegliere tra un’accurata selezione di vini e fermarti per una degustazione, un aperitivo o una cena a lume di candela. Il ristorante di Alba organizza degustazioni dei più famosi vini piemontesi, visite presso le migliori cantine vinicole della zona ed escursioni alla scoperta delle Langhe.
La location è molto ben curata e mantiene il suo animo tradizionale e accogliente: potrai godere dell’accomodante saletta con camino, per le giornate autunnali e invernali, e della “Sala del Belvedere”, interamente costruita in mattoni. L’ambiente è accogliente e cordiale, con un ricercato arredamento rustico che scalda il cuore dei suoi ospiti in tutte le stagioni.
La Crota di Roddi ad Alba non è soltanto buon cibo a prezzi convenienti, ma è anche una scuola di cucina che organizza corsi per imparare a fare la pasta a mano ed elevare le proprie abilità tra i fornelli. Ogni anno, il ristorante La Crota organizza anche stage all’estero per insegnare a cucinare con il Tartufo: tra le mete già battute si registrano Austria, Svizzera, Germania e Kazakistan, Turchia e Marocco.
Inoltre, c’è la possibilità di pernottare in una delle 5 camere a disposizione dei turisti, recentemente rinnovate con gusto ed eleganza. Per gustare fin dal risveglio le prelibatezze del ristorante La Crota, la colazione viene servita ogni mattina nell’apposita sala, sempre con le migliori specialità del territorio. Le stanze confortevoli e silenziose sono l’ideale per un weekend romantico o una breve vacanza.
Mangiare ad Alba spendendo il giusto è possibile. È sufficiente andare al ristorante La Crota ad Alba per poter mangiare piatti eccellenti a un buon prezzo. Inoltre, per chi desidera mangiare il vero tartufo d’Alba, il Ristorante La Crota è il luogo dove provare piatti a base di tartufo bianco.
Lo chef si ispira alle ricette delle antiche famiglie nobiliari langarole che abitavano nei castelli sulle sommità delle colline che corrono tutto intorno al caratteristico borgo di Roddi. Il ristorante La Crota è il luogo ideale dove mangiare ad Alba spendendo poco e trovare i sapori della autentica tradizione piemontese, vivendo appieno l’esperienza di una cucina vera e genuina. La tradizione della pasta fatta a mano, secondo i metodi tramandati dalle nonne, e le pietanze condite con i funghi o il tartufo rappresentano i punti di forza della cucina. Potrai quindi leccarti i baffi con specialità piemontesi come carne cruda, uova, tajarin e diversi piatti creati apposta per esaltare l’eccellente tartufo, per il quale la città di Alba è famosa in tutto il mondo.
Per concludere il pranzo o la cena in dolcezza, lo chef offre diversi dessert e dolci con cioccolato e nocciole, di cui la zona è tra i principali produttori mondiali. L’accompagnamento perfetto del dolce è il famoso liquore Barolo Chinato, il digestivo perfetto, ottenuto dall’omonimo vino, realizzato con un particolare procedimento che esalta il retrogusto piacevolmente amaro.
La cantina offre un’ampia scelta di vini DOC e DOCG del basso Piemonte, da accompagnare ai deliziosi piatti del ristorante, tra cui Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Moscato d’Asti, Barbera e Arneis, senza dimenticare i vini prodotti da altre regioni italiane, sempre e rigorosamente di alta qualità. Lo staff de La Crota è sempre disponibile nel consigliare i migliori abbinamenti per ogni piatto che viene servito a tavola. In questa zona ci sono alcuni tra i vigneti più importanti al mondo e la fama dei vini di questa zona contribuisce a elevare anche quella del cibo delle Langhe.
Grazie al ristorante La Crota puoi mangiare bene, spendendo in giusto, in un ambiente molto curato e classico, con pavimenti in cotto e soffitti a volta con mattoni a vista, un arredamento sobrio con i legni più classici della zona. Anche i tavoli sono molto curati, apparecchiati con gusto ed eleganza. La cucina delle Langhe è conosciuta per non trascurare nessun piatto e per premiare la ricchezza delle portate. La cucina, fatta di ricette piemontesi di una volta, parte dall’antipasto fino al dessert per rendere unica e inimitabile l’esperienza di ogni suo ospite.
Il ristorante la Crota vi offre un menu con piatti tipici di Alba come il famoso tartufo bianco di Alba. Tra le principali specialità lo chef propone i plin, i tajarin, la lasagna ribaltata ai funghi porcini, l’uovo in pasta con ricotta e pesto di nocciole, il tortino di nocciole e zabaglione, senza dimenticare lo stracotto all’arneis e i vari secondi di carne e selvaggina, retaggio di una terra che anticamente era ricoperta di boschi adatti alla caccia.
La cucina langarola è sempre poco elaborata e saporita allo stesso tempo, semplice e schietta come la gente che abita le colline della zona. La base dei prodotti tipici della cucina del ristorante La Crota viene dai classici ingredienti della cucina mediterranea come la farina di grano duro, con cui viene realizzata la pasta all’uovo dei famosi tajarin o di pasta fresca ripiena dei ravioli ripieni di carne, i plin.
Diverse pietanze tipiche del menu di Alba contengono nocciole e pinoli, soprattutto nei dolci con l’abbinamento del cioccolato, altra conosciuta specialità piemontese. Selvaggina, funghi, la carne di Fassona e, in particolare, i tartufi, specialità di Roddi e Alba, sono parte integrante del menu del ristorante La Crota.
Anche i vini vengono utilizzati dallo chef per realizzare i piatti del menu, come il Barolo impiegato per cucinare un delizioso brasato, ottenuto facendo macerare la sottopaletta con vino e spezie per una intera notte.
L’utilizzo di carne cruda come antipasto è un perfetto esempio di semplicità e gusto che può offrire un menu con piatti tipici di Alba: la carne viene lasciata a macerare con un po’ di limone, per poi essere esaltata da un tocco di tartufo bianco, perché alcune scaglie di questo magnifico prodotto sulla carne, trasforma ogni sapore e valorizza il gusto di qualsiasi pietanza. Conosciuta anche come “Carne all’albese”, è uno dei prodotti di punta della cucina del territorio.
I tajarin rappresentano il primo per eccellenza in un menu tipico piemontese: pasta all’uovo, dalla forma simile alle tagliatelle, che si adatta a qualsiasi preparazione, che si tratti di un sugo di carne, con salsiccia a tranci o di un semplice condimento a base di burro e salvia.
Tra i secondi piatti, c’è solo l’imbarazzo della scelta: selvaggina e bovini di alta qualità permettono la preparazione di diverse specialità locali, come il brasato, cotto con vini di prima scelta come il barbaresco o il barolo, che conferiscono un aroma unico e particolare.
Per quanto riguarda il dessert, che può essere a base di farina di nocciola, è l’ideale da accompagnare al rinomato spumante d’Asti. Fatevi consigliare, oppure scegliete in base alla vostra curiosità e provate tutte le ricette piemontesi tipiche che più vi ispirano.
Il tartufo bianco di Alba è un prodotto molto pregiato, in realtà il più pregiato tra i tartufi sia dal punto di vista gastronomico che da quello economico. Infatti, ad Alba si tiene la più antica Fiera del Tartufo bianco che si svolge tra ottobre e novembre, in cui è possibile acquistare i tartufi d’Alba e mangiare prelibatezze preparate con il tartufo bianco. Il periodo di raccolta va da settembre a gennaio.
Il Tartufo è un fungo che si trova sottoterra a forma di tubero, che vive in simbiosi con le radici di alcune piante, come il tiglio, il pioppo, la quercia, il carpino o il nocciolo. È composto in buona parte da acqua, sali minerali e fibre, sostanze organiche fornite dall’albero con cui vive in simbiosi. La forma può variare in base alle peculiarità del terreno in cui cresce: un terreno morbido favorisce lo sviluppo di un tartufo sferico, mentre un terreno pietroso e con radici, quindi più duro, ne favorisce la forma bitorzoluta.
La caccia al tartufo richiede molto tempo e pazienza, oltre all’immancabile presenza del migliore amico dell’uomo, il cane, che con il suo fiuto troverà i preziosi e ricercati tartufi bianchi d’Alba. Il cane, ovviamente, ha bisogno di un attento addestramento per affinare il fiuto, fin da cucciolo. Gli orari ideali per andare a caccia di tartufi sono l’alba per l’estate, dato che con il forte calore il cane si stanca molto facilmente, e le ore più calde della giornata per l’inverno, quando il tepore scalda il terreno e permette al profumo del tartufo di emergere. I cercatori albesi vengono chiamati “trifolau” e percorrono con i loro cani i sentieri più nascosti delle colline di Langhe e Roero alla ricerca del prezioso tubero. Alcuni effettuano le ricerche sempre e solo di notte, per tenere lontani occhi troppo curiosi. Per estrarre correttamente il tartufo dal terreno, e non danneggiarlo, è necessario l’utilizzo di un particolare zappettino.
Da secoli il tartufo bianco è un pilastro della cultura di Roddi, e non solamente per la vicinanza ad Alba, la città dove annualmente si tiene la famosa fiera internazionale del tartufo bianco. La località è sede di una delle scuole più rinomate e antiche di addestramento dei cani da tartufo.
La pulizia del tartufo bisogna farla solo pochi minuti prima dell’uso e deve essere effettuata sotto acqua fredda, magari utilizzando uno spazzolino per una pulizia migliore. Il tartufo bianco va servito crudo, tagliato in sottili lamelle su cibi sia freddi che caldi.
Il tartufo bianco, nella cucina langarola, viene semplicemente aggiunto a scaglie a piatti molto semplici e rustici come un uovo al tegamino o una tartara di carne di Fassona, conferendo istantaneamente una personalità spiccata e a tratti aristocratica. Inoltre, è sublime con la pasta all’uovo, che trasforma in un cibo principesco.
Il Ristorante La Crota ti permetterà di mangiare il vero tartufo di Alba, offrendoti anche l’esperienza indimenticabile di una “caccia al tartufo” tra le colline di Roddi e La Morra con l’aiuto e l’esperienza di un cacciatore professionista, alla scoperta della storia, delle tecniche e della preparazione necessaria a svolgere questo peculiare e tradizionale mestiere. Quindi, se sei alla ricerca del miglior ristorante dove mangiare il tartufo, la scelta numero uno sarà sempre La Crota.
Presso il ristorante La Crota delle Langhe di Roddi è infatti possibile degustare il tartufo bianco nei suoi diversi abbinamenti enogastronomici, oppure spendere un weekend assaggiando gli ottimi piatti della più autentica cucina langarola che hanno il tartufo come ingrediente principale soggiornando in una delle camere con superba vista sui celebri paesaggi delle Langhe, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
La fiera del tartufo d’alba è un evento che si svolge ogni anno ad Alba nel periodo di ottobre e novembre ed è una delle principali vetrine dell’alta gastronomia e delle eccellenze italiane. L’edizione del 2017 ha avuto 110.000 visitatori da tutto il globo, 250.000 visite al sito web ufficiale e un aumento di turisti del 75% dal 2016.
Il fulcro della Fiera è il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba: all’interno si trova l’Alba Truffle Show, lo spazio dove i grandi chef eseguono spettacoli di Show Cooking, le Analisi Sensoriali del Tartufo, le Wine Tasting Experience, gemellaggi con altri territori che esaltano l’eccellenza enogastronomica italiana e “matrimoni del gusto” tra Langhe, Roero e Monferrato insieme a incontri, ospiti e dibattiti. Durante la Fiera si svolgono anche rievocazioni storiche ed eventi dedicati al folclore. Non dimentichiamo infine l’Alba Truffle Bimbi, il padiglione dedicato ai bambini e alle loro famiglie.
Come da tradizione il calendario degli eventi viene inaugurato con il Palio degli Asini, appuntamento storico che ha luogo la prima domenica del mese ed è radicalmente legato alla storia della fiera del tartufo stessa. Il Palio è solo il primo di una serie di appuntamenti atti a rievocare la storia albese: nello stesso periodo si svolge infatti il Baccanale del Tartufo, evento molto atteso e particolarmente caratteristico, all’insegna del buon cibo e del divertimento, come per la Sfilata Medievale. Ogni fine settimana vengono organizzate degustazioni e assaggi preparati da chef stellati. Non possono mancare gli spettacoli di cultura e folklore locale. Per gli amanti della carne è presente anche la fiera della Fassona (pregiata carne bovina locale) e altri 4 mercati del cibo che si svolgono in contemporanea.
La fiera è da sempre l’occasione giusta per mangiare e acquistare del tartufo di qualità. Il prezzo del tartufo bianco è molto elevato e parte circa da 250€ per superare in alcuni casi i 500€ all’ etto. Il tartufo nero è invece più a buon mercato. Gli elementi che definiscono il prezzo di un tartufo sono: freschezza, dimensione e annata.
I biglietti per la fiera del tartufo ad Alba si possono acquistare online sul sito ufficiale www.fieradeltartufo.org. Il prezzo dei biglietti per il solo ingresso è intorno ai 5€, ma è possibile acquistare anche diverse tipologie di degustazioni (non solo tartufi, ma anche eccellenti vini). È inoltre possibile recarsi direttamente in città e acquistare all’ingresso della fiera i biglietti per visitarla.
Ad Alba, durante la fiera del tartufo, è possibile mangiare presso diversi ristoranti tra cui La Crota, che proprio per quel periodo offre diverse specialità a base di Tartufo bianco di Alba. Anche nel 2018, per la 37° volta consecutiva, il popolare ristorante di Alba ha fatto parte dei luoghi inclusi negli itinerari enogastronomici della fiera.
Barolo, Barbaresco e Nebbiolo sono solamente alcuni dei vini prodotti nella zona delle Langhe, rinomati e acclamati in tutto il globo. La vite nelle Langhe viene coltivata fin dal tempo degli antichi romani e l’elegante trama dei filari sulle colline della Bassa Langa ne caratterizza il paesaggio. Al ristorante la Crota puoi trovare un’ampia selezione di vini, che comprende i 3 sopra citati e molti altri della zona, ma anche dal resto d’Italia.
Sul territorio sono presenti molte piccole aziende agricole a conduzione familiare, che vinificano esclusivamente le uve prodotte dai loro vigneti, e che organizzano visite guidate e degustazioni. Puoi così esplorare il mondo dei vini delle Langhe, ascoltando consigli e suggerimenti per gustarli al meglio e partecipando a eventi a tema.
Il Nebbiolo d’Alba è un vino dal profumo delicato e pieno, dal gusto secco e dal buon corpo. I suoi sentori floreali e fruttati si combinano alla perfezione sul fondo piacevolmente speziato. Sulle colline di Langhe e Roero si coltiva il nebbiolo che viene affinato per un anno. Il profumo caratteristico è tenue, delicato e ricorda la viola. La gradazione alcolica solitamente raggiunge il 12%.
Il Dolcetto d’Alba è considerato il vino dell’amicizia ed è quindi da bere, come si dice in queste zone, “a pieni bicchieri e con il cuore in mano”. Carattere rustico, di colore rosso rubino, moderatamente intenso. Il dolcetto è il vitigno maggiormente coltivato nelle Langhe e nella zona meridionale del Piemonte. Le sue origini arrivano da oltre mare attraverso scambi commerciali. Il colore è rosso rubino, ma a volte tende al viola. Il profumo è gradevole e caratteristico. Il sapore è leggermente amarognolo, asciutto e di buon corpo. Il volume alcolico si attesta intorno all’11,5%. Quando il Dolcetto ha un volume almeno del 12% e viene affinato in botte per un anno, può essere marchiato come “superiore”.
Il Barbera d’Alba è il vino piemontese per eccellenza, rude e testardo, caparbio e silenzioso, discreto e forte. Può essere abbinato facilmente in cucina. Il vitigno barbera viene coltivato nella provincia di Cuneo, Asti e Alessandria. Il colore è rosso rubino quando il vino è giovane che tende al rosso granato dopo l’affinamento. Il profumo è intenso e vinoso. Il sapore è asciutto e abbastanza acido, leggermente tannico. Il vino Barbera d’Alba solitamente si presenta con un titolo alcolometrico volumico minimo del 12%, ma quando raggiunge il 12,5% e viene affinato minimo per un anno in botte, può essere definito “superiore”.
La cantina del ristorante La Crota offre diverse possibilità di degustazione tra brut e champagne, vini bianchi, vini rossi autoctoni e tradizionali, vini rossi da uve barbera o da uve nebbiolo, uvaggi affinati in carati, Barbaresco, Barolo, Moscato d’Asti e molto altro ancora.
Per chi desidera dormire ad Alba, La Crota di Roddi offre camere confortevoli, con bagno privato e molto altri servizi. Le sistemazioni sono infatti dotate di tutti i comfort: aria condizionata, connessione WiFi gratuita e TV a schermo piatto satellitare. Le stanze a disposizione dei turisti sono 5: Nocciolo, Pioppo, Tiglio, Salice e Quercia. Tutte luminose e confortevoli, arredate con gusto. Il ristorante La Crota gode della posizione ideale per tutte le persone che desiderano visitare le Langhe e i dintorni, difatti dista solo pochi minuti dal centro di Alba.
Alba è certamente la città più rappresentativa della provincia di Cuneo in Piemonte, fiore all’occhiello dell’affascinante comprensorio delle Langhe che registra circa 31mila abitanti. Nel 2009 la località di Alba ha scalato la classifica dei comuni, che hanno più di 10.000 residenti, con la miglior qualità della vita raggiungendo il 1° posto.
Quando si dorme ad Alba per un week end o per qualche giorno in più, c’è la possibilità di partecipare a tour guidati nei dintorni della città.
È possibile, ad esempio, addentrarsi nella terra dei tartufi per antonomasia in compagnia di un esperto cacciatoreche, con i suoi fedeli cani addestrati, vi mostrerà tutti i segreti del mondo dei tartufi. In questo modo è facile e divertente imparare le principali curiosità e caratteristiche del pregiato tartufo bianco e del rinomato tartufo nero. Al termine del tour organizzato, potrai piacevolmente gustare un assaggio di tartufi, prodotti tipici locali e vino. Solitamente questo evento dura mezza giornata. Grazie ai segreti imparati qui, potrai poi andare voi stessi a caccia di tartufi per mettervi alla prova.
Non solo quindi mangiare e bere, ma la zona offre diverse opportunità, come la visita dei borghi più caratteristici delle Langhe. A pochi minuti da Alba si raggiunge infatti Grinzane Cavour, comune che ospita uno dei castelli con la vista più magica delle Langhe, al cui interno risiede l’Enoteca Regionale Piemontese “Cavour”, dove ha luogo l’asta mondiale del tartufo bianco d’Alba.
In alternativa potete visitare Barolo, borgo di meno di mille abitanti, famoso a livello mondiale per il vino. Accanto al castello c’è una visita curiosa per gli appassionati di vini: il museo dei cavatappi.
Monforte d’Alba è un borgo molto affascinante, ricco di osterie, trattorie, pasticcerie ed enoteche: tra una degustazione e l’altra potrai osservare il paesaggio collinare che vi circonda.
In primavera, il romantico borgo di Neive si colora e profuma di glicine, l’edera decora case e cancelli, e vengono allestiti mercatini di antiquariato e di prodotti locali.
Inoltre, se vuoi scoprire altri nuovi e incantevoli luoghi del Piemonte c’è solo l’imbarazzo della scelta per una gita fuori porta, un romantico week-end o una rilassante vacanza.
Alba è un comune italiano di 31.498 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte. La caratteristica località, che viene chiamata allo stesso modo anche in dialetto piemontese, diventa invece Arba in dialetto langarolo. È il secondo comune della provincia per popolazione. Per quanto riguarda la storia e il ruolo economico è il centro più importate delle Langhe.
L’Angelo, il Leone, il Bue e l’Aquila sono i simboli degli Evangelisti che si possono incontrare in molti luoghi della città: sulla facciata della Cattedrale, nel soffitto ligneo della Sala del Consiglio del Palazzo comunale e sulla fontana di Piazza Savona. Infatti, la prima lettera di ogni simbolo dà origine al nome Alba.
Alba è situata 50 km sia da Torino che da Cuneo e sorge sulla riva destra del fiume Tanaro, dentro a una vasta conca pianeggiante circondata da colline ricche di vigneti delle Langhe e del Roero. Ha un clima tipicamente padano, ma con una siccità estiva un po’ più evidente rispetto alle altre terre a nord del Po. Le Langhe e Roero offrono alcuni dei paesaggi più spettacolari d’Italia: colline e paesi arroccati sulle alture, vigneti e ambienti naturalistici incontaminati. Sono presenti molti sentieri da percorrere in bici, a piedi o a cavallo, e attraverso questi percorsi andare alla scoperta di tradizioni e prodotti tipici.
Preistorico villaggio neolitico sul Cherasca, municipio romano sulle sponde del fiume Tanaro, la città divenne Repubblica giacobina all’avvento di Napoleone e nell’Ottocento fu sede di mercati e commerci. Nei secoli è passata ai marchesi di Monferrato, ai Visconti, ai Gonzaga e infine ai Savoia.
Alba è una città del Piemonte famosa in tutto il mondo per il tartufo bianco. Il Duomo, che è stato ricostruito in stile gotico, ha un campanile da cui è possibile ammirare affascinanti panorami. Poco lontano dal duomo si trova la Chiesa di San Giovanni Battista che ospita opere d’arte a partire dal XIV secolo. Il Museo Federico Eusebio colleziona manufatti antichi che vanno dalla preistoria fino all’epoca romana, oltre a una sezione dedicata alla storia naturale.
La città di Alba viene incorniciata dallo splendido scenario naturale delle Langhe, che fa da sfondo alla capitale economica e storica della zona. Ricca di cultura, storia e tradizioni, Alba è conosciuta per le sue bellezze, i suoi scorci, le rinomate industrie e, in particolare, i prodotti gastronomici venduti in tutto il mondo.
Per quanto riguarda l’artigianato, importante è la lavorazione locale del ferro battuto, finalizzata soprattutto alla produzione di mobili, di cancelli e di porte.
Alba è una città molto viva, che offre diverse opportunità ai turisti durante tutto l’anno. Dal 2004 si svolge l’Alba Music Festival in cui vengono organizzati oltre 50 concerti con solisti, orchestre, recital, musicisti, seminari, work-shop e altro; l’evento si svolge in due settimane tra maggio e giugno e in tre settimane tra la fine di luglio e gli inizi di agosto.
Molto interessanti anche le Feste Fiorite che si svolgono ogni anno nell’ultimo fine settimana di maggio nella Piazza del Duomo di Alba. Oltre al Mercatino Aleramico, che offre prodotti enogastronomici del territorio, si tengono concerti, spettacoli di teatro e danza.
La Fiera del Tartufo Bianco è certamente l’evento principale e si svolge ogni anno nel periodo di settembre-ottobre. La fiera è originariamente nata come manifestazione collaterale alla Festa della Vendemmia. A partire dal 1928 la Fiera del Tartufo d’Alba ha poi assunto nel tempo le caratteristiche di un grande evento nazionale. Nel 2007 la manifestazione ha ottenuto il titolo di Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Collateralmente alla Fiera si svolgono in vari punti della città numerosi eventi culturali e di spettacolo.
Tra i più importanti eventi della zona abbiamo anche il Palio degli Asini e la Giostra delle Cento Torri che hanno luogo la prima domenica di ottobre.
Il centro storico di Alba è formato da una pianta quasi circolare e le caratteristiche case-torri, in perfetto stile medievale. Architettonicamente parlando, Alba è una città molto ordinata, che si articola in ampie piazze e lunghi viali. Piazza Savona spicca su tutti i luoghi d’incontro della città, zona nevralgica sulla quale si affacciano eleganti palazzi e presenziano tanti locali e ristoranti, alcuni ormai storici.
La cattedrale gotica con il suo campanile si erge in piazza Risorgimento dal XII secolo ed è uno dei punti di riferimento della località. La magnifica facciata mostra i portali romanici, l’icona di San Lorenzo – realizzata da Luigi Cocchio nel 1878 – e i simboli dei quattro evangelisti (l’Angelo, il Leone, il Bue e l’Aquila), le cui iniziali, come già detto in precedenza, formano il nome di Alba. Al suo interno i più curiosi possono trovare la splendida acquasantiera del 1503, gli otto altari che adornano l’ambiente e la tela che ritrae il Martirio di San Donato, proprio di fronte al coro ligneo con i 35 sedili intarsiati. Sulla destra invece si può ammirare la scena del profeta Elia che offre il proprio mantello a Sant’Eliseo. In sagrestia gli appassionati possono ammirare il pregevole bassorilievo della Madonna con il Bambino, San Giovanni Battista e San Giovanni Apostolo, opera del 1507. D’obbligo la visita ai sotterranei della chiesa, dove riposano le salme dei vescovi che nel Duomo hanno prestato servizio.
Ogni sabato viene ospitato nella piazza principale il grande mercato aleramico, dove trovare un florido commercio rigorosamente a filiera corta. Sempre nella piazza hanno luogo le feste fiorite, l’ultimo weekend di maggio, che propongono concerti e vari spettacoli di danza e teatro.
L’antica via Maestra oggi porta il nome di Via Vittorio Emanuele II e ospita edifici con decorazioni medievali e rinascimentali, come i palazzi Belli e Serralunga o la casa Fontana. Molto interessante anche Piazza Umberto I con i viali che circondano il centro secondo il tracciato delle mura romane, di cui rimangono alcuni ruderi.
L’architettura religiosa offre diversi spunti nella città di Alba: le chiese di San Domenico, di Santa Caterina, del Cristo Re, dei Santi Cosma e Damiano e il Tempio di San Paolo, solo per citare alcuni esempi.
Nel 1855 venne inaugurato il Teatro G. Busca, che oggi è dedicato a luogo d’incontri, spettacoli e conferenze.
Veramente affascinante è il museo archeologico e di scienze naturali “Federico Eusebio”: al suo interno vengono esposti 1500 pezzi tra utensili, asce, accette in pietra levigata e ceramiche d’età neolitica, del bronzo e del ferro, a testimonianza dell’insediamento in epoca preistorica nei dintorni di quello che attualmente è il centro abitato. Vengono custodite anche lucerne, suppellettili funerarie, urne cinerarie, monete, diversa ceramica campana, aretina, italica, gallica del sud e altro materiale di epoca romana.
Tanti i negozi di abbigliamento presenti nel centro di Alba in cui dilettarsi nell’arte dello shopping, così come i ristoranti, tra cui La Crota, che saprà deliziarti tra una visita e l’altra con piatti tipici del territorio.
Il duomo di Alba, noto come la cattedrale di San Lorenzo, è il principale luogo di culto cattolico di Alba ed è situata in Piazza Risorgimento. L’edificio, consacrato a San Domenico, porta una marcata somiglianza, sia in chiave estetica che architettonica, con il Duomo di Chieri: un esempio lampante sono le decorazioni a bande orizzontali delle pareti e dei pilastri, gli stessi pilastri lobati, il colore blu delle volte a crociera.
La cattedrale fu costruita tra il XV e il XVI secolo su richiesta del vescovo di Alba. Durante gli anni è stata oggetto di diverse ristrutturazioni fino al 2009, anno in cui venne costruito il nuovo presbiterio. L’imponente edificio è in stile gotico ed è costruito con i caratteristici mattoncini rossi. L’interno è diviso in tre navate ed è caratterizzato da magnifici colori che vanno dall’oro al blu, passando per il beige e il marrone. Tra le opere principali da ammirare al suo interno c’è la lastra tombale del vescovo Andrea Novelli, opera dello scultore Antonio Carloni.
La facciata è decorata da quattro bassorilievi che rappresentano i simboli dei 4 evangelisti: l’angelo di Matteo, il leone di Marco, il bue di Luca e l’aquila di Giovanni, realizzati da Carlo Dusio. Sotto al rosone è presente una statua di San Lorenzo Martire, a opera dello scultore milanese Luigi Cocchio.
Il duomo di Alba, realizzato originariamente in stile gotico – lombardo, ha subito diverse ristrutturazioni che ne hanno modificato l’impianto originale. Lungo le navate laterali, si aprono tre cappelle per lato, per un totale di sei.
La prima a destra è la cappella del Santo Crocifisso, con altare di Edoardo Arborio Mella in stile neogotico e alle pareti il Transito di San Giuseppe, e la Madonna con il Bambino, i Santi Filippo Neri e Grato, opera attribuita a Pietro Paolo Operti. La seconda cappella è quella della Madonna del Sacro Cuore che porta un altare neogotico, la statua della Madonna e alle pareti i dipinti San Palemone abate e Sant’Eugenio papa, realizzati da Agostino Cottolengo. La terza cappella è dedicata alla Sacra Famiglia con la pala SS. Trinità e la Sacra Famiglia, attribuita a Cesare Rossi, e ai lati Madonna della Consolata e Gesù crocifisso.
Nella navata sinistra, la prima cappella è il battistero, con fonte battesimale in marmo scuro, creato su disegno dell’architetto Ugo Della Piana e la tela Battesimo di Gesù del pittore Claudio Francesco Beaumont. La seconda, dedicata alla Madonna del Rosario, ha la pala Madonna con Bambino con ai piedi S. Domenico di Guzman e S. Caterina da Siena di Enrico Reffo e alle pareti Madonna addolorata, Cristo morto e Santi di Giovanni Pirri e S. Luca che ritrae la Madonna con Bambino tra angeli, probabilmente di Sebastiano Taricco. La terza cappella è dedicata a San Bovo e presenta una pala di San Bovo di Luigi Morgari, e nelle pareti S. Bovo, S. Teobaldo, S. Carlo Borromeo, S. Rocco ai piedi del crocifisso e S. Antonio abate di Ambrogio Oliva.
Un altare barocco, realizzato da Giuseppe Gaggini, si trova nell’abside maggiore sopraelevato, con una pala dedicata a S. Lorenzo del pittore Claudio Francesco Beaumont e alle pareti quattro affreschi con episodi della vita di San Lorenzo, del pittore Luigi Cherubino Hartman. Sulla sinistra, la cattedra vescovile con baldacchino.
Fra le opere più importanti custodite nella chiesa, è da non perdere la lastra tombale del vescovo Andrea Novelli, opera dello scultore Antonio Carloni. In sagrestia sono presenti grandi armati barocchi del settecento e l’elegante bassorilievo policromo Madonna con Bambino, San Giovanni Battista e San Giovanni Apostolo, del pittore Giovanni Lorenzo Sormani.
Per chi volesse partecipare alla messa, di seguito gli orari seguiti dalla Cattedrale di San Lorenzo in via Vida 1:
Feriali ore à 8:00 – 8:30 – 18:00 – sabato 18
Festivi ore à 8:00 – 10:30 – 20:30
Nei mesi di luglio, agosto e settembre la messa festiva delle ore 18:00 è sospesa.
Visitare Alba in un giorno è possibile, sebbene siano tante le cose da vedere. Tra le città più conosciute di tutto il Piemonte e d’Italia, attrae ogni anno migliaia di visitatori grazie ai suoi eventi e alle sue manifestazioni. Fiore all’occhiello della provincia di Cuneo, Alba è rinomata per la sua storia e la sua economia.
Alba è situata all’interno dell’incantevole comprensorio delle Langhe, storica regione piemontese a cavallo tra le province di Cuneo e Asti. Dal 2014, insieme a Monferrato e Roero, è un bene Patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO.
L’antica città di Alba sorge in buona parte sulla riva destra del fiume Tanaro, in una zona pianeggiante circondata dalle colline ricche di vigneti. Dalla tradizione gastronomica e vinicola, passando per luoghi d’arte e di culto, senza dimenticare i meravigliosi palazzi d’epoca, la città offre una grande varietà di attrazioni.
Tra i principali luoghi d’interesse abbiamo:
Scopri il centro della città di Alba ed esplora le sue radici culturali grazie alla guida di un esperto archeologo professionista. Il costo di un biglietto interno è di 10€, ridotto a 8€ per i gruppi, gratuito per bambini sotto i 10 anni e i disabili. Le visite da calendario sono sempre in italiano con il supporto di opuscoli cartacei in lingua inglese per gli stranieri. Su prenotazione sono disponibili anche visite guidate in inglese e francese. Per maggiori informazioni e per prenotare, visita il sito dell’associazione che ha organizzato il progetto http://ambientecultura.it. Il primo evento “Alba sotterranea” ha avuto luogo nel 2011, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba, ottenendo un grande consenso nel pubblico.
L’itinerario proposto comprende una selezione di tre tappe tra le 32 complessive del percorso archeologico cittadino, più una conclusiva presso il museo civico F. Eusebio. Gli itinerari cambiano di continuo e vengono proposti a rotazione, in modo da includere tutte le tappe disponibili e offrire più possibilità di visita ai numerosi turisti.
Le aree del percorso archeologico cittadino che alternativamente saranno nel progetto “Alba sotterranea” sono le seguenti:
Dopo aver letto e scoperto tutte le meraviglie che Alba e dintorni hanno da offrire a curiosi e golosi visitatori, non resta altro da fare che prenotare alcune notti in una delle 5 camere del ristorante La Crota. Scopri tutto il gusto delle Langhe, ti aspettiamo alla Crota di Roddi.
Sunday evening and Monday: closed
Tue to Sun
12:00 – 14:00
Fri – Sat
19:00 – 21:00